DANIELA FOSCHI
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DANIELA FOSCHI
Roma - Italia
BIOGRAFIA
Daniela Foschi nasce a Roma dove vive e lavora. Consegue il diploma di Maturità Artistica sez. Architettura al 2° Liceo Artistico di Roma, e si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma sez. Pittura di Via Ripetta. Abilitata in Discipline Pittoriche per l’insegnamento nei licei artisici e istituti d’arte, Disegno e Storia dell’Arte per l’insegnamento nei licei scientifici e scuola media, attualmente insegna Arte e Immagine nella scuola secondaria di primo grado “J. Pintor” di Roma.
Nella mia pittura, il gesto pittorico e la materia diventano i veicoli con i quali scoprire, indagare e studiare la superficie, che da me viene vissuta e affrontata come tela da tessere. Lo spazio gestualmente e casualmente improntato, diviene a poco a poco organizzato, composto in cromie modulari a volte ritmiche e scandite da forti tensioni e forti vibrazioni. Prima di arrivare alla pittura astratta il mio interesse è stato rivolto allo studio della figura umana e del paesaggio, veicoli con i quali ho potuto esprimere la forza del segno, del gesto, del colore e della materia. Negli ultimi lavori, in cui a volte torna l’aspetto figurativo, esso viene vissuto come elemento da trattare contestualmente allo studio della superfici
Nei quadri astratti di Daniela Foschi è evidente la necessità di organizzare lo spazio con un ampio ventaglio di tessiture e di cromie. Non vi è traccia di fondi, campiture piatte, aree destinate al vuoto, in questa pittura dai ritmi serrati, che studia le tensioni lineari con echi futuristi o propone rapporti modulari, ma come sottoposti a forze in grado di deformare la superficie negandone la bidimensionalità. Nell’opera “Sfumature di Primavera”, il moto vorticoso trascina scaglie colorate con una trasparente allusione alla metamorfosi vegetativa. Talvolta l’esito è tangente all’informale; lascia una traccia ben marcata del gesto pittorico, ma senza mai rinunciare all’idea di una configurazione, magari non premeditata, ma comunque percepibile a uno sguardo attento. Stefano Iatosti
Daniela Foschi ha fatto poesia su un residuo, ne ha reimpostato le stabilità fisiche e visive, ne ha scoperto la temeraria condizione di oggetto d’arte. Annullando così la primitiva oggettualità, a quel medesimo essere oggetto-funzione-scopo ha ridato ala di fantasia, dimensione visionaria e salvifica. Fuori dalla discarica, tolto alla negazione, decontestualizzato e “ri-finito”, l’oggetto è un atto di morbida rivoluzione, ribellione alla distruzione. Francesco Giulio Faraghi
DANIELA FOSCHI: CORAGGIO E
FUTURO
La paura delle dipendenze può produrre danni, con
l’allontanamento del modello dal nostro modo di capire e quindi vedere la
realtà. Daniela Foschi non è vittima di questa atrofia della propria verità, e
si espande nel modello, godendolo. Al punto di cottura poetica da farlo
diventare non solo possesso da intellettuale a intellettuale, come molta
pittura fuori dalle forme della realtà, ma da gran pubblico. Questo coraggio di
dipingere all’aria trasparente i suoi modelli trasparenti portano l’artista a
rappresentare la figura umana come figura umana, il paesaggio come paesaggio,
il verde come verde, la bocca come bocca. Non realismo accanito. Tutt’altro:
realismo fecondato, quindi alterato, da una capacità di freschezza che alla
resa è propria sigla del quadro. Lo stesso coraggio delle ascendenze, di
mostrarle con la voluttà di un amore non tradito anche quando è superato,
tornano a vantaggio del pittore. Sarebbe errore ricorrere ad una filosofia
dell’ambiente per capire Daniela Foschi. Semmai c’è nella sua opera una
operazione diversa, da registrare e da verificare con la conoscenza più estesa
del suo lavoro: è quella di inserire la figura umana nel suo paesaggio, verde
di foglie o d’acqua o luce di finestra urbana che sia, rendendo la figura
stessa opera di natura, e quindi essa stessa innalzata all’altezza di
giovinezza del paesaggio. Con la problematica però della figura umana. Da
queste posizioni di coraggio nella tradizione, culturalmente moderna, si ricava
il futuro di quest’artista.
Giuseppe Selvaggi
Le opere di Daniela Foschi,
pitture che seguendo un’autentica cronologia ci conducono lungo un percorso
tecnico, che allo stesso tempo rivela mutamenti d’animo, riflessioni e
battaglie personali, espresse attraverso un lavoro di scoperta formale,
riconducibile ad un processo di ricerca del segno.
Da “Il grande albero” a “Il
sole”, il segno si fa superamento del disegno, per dare corpo al gesto
scaturito da una tensione fisica, ora liberata e divenuta fonte di un
linguaggio sempre più autonomo, vicino al segno “informale”. Le recenti tele di
Daniela Foschi trasmettono la forza del colore assoluto, magnetico; la sua
pittura si fa energia per mezzo di un gesto tradotto sulla tela in un segno
carico del flusso dell’esistenza, quindi con tutti gli imprevisti, gli scarti
di una situazione aperta.
Giuliano Pastori
Insegue il desiderio di proiettare oltre i limiti della percezione il senso di unità e, nel suo compiersi, l’insostenibile concezione di frammentazione.E’ proprio dalle trame d’una progettualità manifesta, che la Foschi traccia un’architettura ideale nella quale interseca sacre figure arcaiche, progenitrici di una mistica a metà strada tra ciò che è ora e ciò che è stato. Un arcaismo dalle tinte bizantineggianti che descrive sotto forma di profezia benefica, il senso ultimo della nostra leggendaria esistenza. La fusione degli archetipi gioca il suo ruolo, riportandoci all’origine. Un’unione fuori ruolo dal tempo, dunque,che genererà nei figli dei nostri figli un senso mistico di appartenenza.
Andrea Domenico Tallarico
Nelle opere pittoriche di
Daniela Foschi l’incontro tra il pennello e la tela è un momento magico da
provocargli sentimenti intensi di amore per i colori puri, ottenuti da ottimi
pigmenti che armoniosamente evidenziati da fluide stesure, fanno trasparire, in
maniera evidente, tutta la sicurezza nel voler combinare luci e figure, il
tutto in un quadro bello e stupefacente della vita.
Ercole Bolognesi
Ho fatto un viaggio tra le danze caotiche e ordinate di una
città senza nome, poteva essere Parigi,come N .Y.,ci si perde tra i volti ,la
velocità di movenze che quotidianamente ci portano lontano , ho visto fermare
quell’attimo nello scatto delle tue tele..quell’esplosione di forme in fuga
veloci nel colore delle tue tele …… emozionante.
Marilena Fineanno ( gallerista)
Tra gli altri hanno scritto di
lei:
Alessandro Trotti, Libero Bigiaretti, Attilio Freschi, Fanor Hernandez,
Michele Sangiorgi.
MOSTRE
2019
- Immaginare Leonardo
- Galleria Vittoria Roma 16 dicembre 2019
- Asta GIGARTE
- Arte Moderna e Contemporanea
- 9 Dicembre 2019
- Immaginare Leonardo, Palazzo Genovese,Salerno
- 23 Novembre
- RAW, Roma Art Week
- L’Infinito -Più vicini all’universo dove annega il pensiero,Complesso 23 /25 ottobre 2019, Compesso Monticello, via Aurelia 278 Roma
- Immaginare Leonardo, Castel Sonnino
- 21- 28 settembre 2019
- Premio internazionale Costiera Arte
- Maiori 15 -30 giugno Palazzo Mezzacapo
2018
- La Farfalla -Il ritorno dell’Arte nella Comunità
- Metrart Artisti 10 dicembre Macro ,via Nizza Roma
- Esposizione delle opere dei vincitori Premio Art-e 2017
- 16/22 Novembre 2018 Studio Medina Roma
- Virtus la connessione tra reale e virtuale- 9 ottobre Macro, via Nizza roma
- 12/14 ottobre Galleria delle Vasche de la Palanda Mattatoio Testaccio Roma
- Apolidi Identità non disperse 4-5 maggio- Fabbrica del Vapore
- Spazio The Art- Land- MILANO
- Ex Voto 10 / 17 marzo
- A cura di Antonietta Campilongo
- studio Iardino, via degli zingari 21 Roma
- Premio Arte Contemporanee 2017 (www.premioart-e.it)
- Veroli, dal 9/12-8 gennaio 2018
- Fonderia delle Arti-via Assisi,31 Roma, 29 novembre 2017-8 gennaio 2018
2017
- OPENARTMARKET
- Fonderia delle Arti-via Assisi,31 Roma, 29 novembre 2017-8 gennaio 2018
- Menzione speciale Sez. PITTURA, con l’opera” Dinamismi e vibrazioni in contrasto”
- al Contest: Art-e, Premio Arte Contemporanee 2017 (www.premioart-e.it)
- Premiazione e mostra ,spazio espositivo Chiostro di S.Agostino,ex convento dei Padri Agostiniani- Veroli, dal 9/12-8 gennaio 2018
- L’operà sarà presente presso il Museo SEAC riservato all’Albo d’oro del Premio Art-e
- Opere in permanenza presso Spazio espositivo Arte contemporanea SEAC
- P.zza del Plebiscito n 6 Veroli
2016
- Nuvola Creativa Festival delle Arti
- Grammelot – Ovvero della contaminazione iconica
- A cura di: Antonietta Campilongo – Collaborazione alla curatela Jada Mucerino Collaborazione tecnica: Brunella Uva
- Inaugurazione 18 marzo 2016 ore 18 Dal 18 al 20 marzo 2016 MACRO (Museo D’Arte Contemporanea Roma) Testaccio – Spazio FACTORY La Pelanda Piazza Orazio Giustiniani, 4 Roma
2015
- open ART market- Kor KArt ,a cura di Antonietta Campilongo
- 19 dicembre – 3 gennaio 2016
- Stadio di Diocleziano-Roma, via di tor Sanguigna, 3
- Corruzione capitale
- Roma al tempo degli ingranaggi lubrificati, a cura di Antonietta Campilongo
- 11giugno/5 luglio
- Stadio di Diocleziano,via di Tor Sanguigna,3
- Food Culture & SlowArt, a cura di Antonietta Campilongo
- 16 maggio-2 giugno
- Step Due Milano
- Spazio HI -TECH
- Crackingartgroup
- Corso Garibaldi, Milano
- Spoleto A Colori 2015